Amanita rubescens Pers. : Fr.

A. radicata Voglino - Agaricus rubens Scop. - A. pustulatus Schaeff. - A. myodes Schaff. - A. margaritiferus Batsch - A. verrucosus Bull. - A. magnificus Fr.

tignosa vinata

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Amanita rubescens

Principali caratteri identificativi: A. rubescens è una delle prime specie che si imparano a riconoscere grazie ad una serie di caratteri che la rendono inconfondibile. Tra questi spiccano il colore generale da bruno-rosa a rosa-incarnato e, soprattutto, l’arrossamento della carne al taglio, specialmente alla base del gambo e dove verminata. Altri caratteri tipici sono il cappello ricoperto da verruche bruno-ocracee di forma irregolare, il bordo liscio, l’anello striato e fioccoso al bordo e la volva chiusa sul gambo, così sottile e aderente al bulbo da sembrare mancante. Il carattere più variabile di A. rubescens sono le dimensioni ed il portamento; può presentarsi di piccole dimensioni oppure con enormi sporofori (con cappello di 20 cm di diametro), sia esile e slanciata che molto carnosa e tozza.

Caratteri microscopici: Le spore hanno forma da ovoidale ad ellittica, sono lisce ed ialine (trasparenti), bianche in massa, di dimensioni medie 8-11 × 6-7 µm.

Habitat e fenologia: A. rubescens è molto comune e abbondante dalla primavera all’autunno inoltrato. Ubiquitaria, cresce dalla pianura alla montagna, in associazione sia con le latifoglie come castagni e querce, sia con le aghifoglie come abeti e pini.

Commestibilità: A. rubescens contiene sostanze tossiche tremolabili (emolisine), che vengono eliminate a circa 70° C; questo fa sì che venga classificata come specie commestibile dopo bollitura o prolungata cottura, anche se, recenti studi specialistici, avrebbero denunciato la possibilità di rari disturbi anche a seguito di tale preparazione.

Specie a confronto: Tra le specie simili possiamo citare A. franchetii (Boud.) Fayod, con la sua varietà queletii (Bon & Dennis) Neville & Poumarat, che si differenzia per la carne non arrossante e per il velo generale (verruche sul cappello) di colore giallo-ocraceo.
A. excelsa (Fr. : Fr.) Bertill. e relativo gruppo, specialmente la sua comune e abbondante varietà spissa (Fr.) Neville & Poumarat, si differenzia per i colori diversi, mai con tonalità rosate, e la carne non arrossante.
In letteratura viene talvolta riportata A. rubescens f. alba (Coker) Sartory & L. Maire, estremamente rara, che si differenzia per il colore molto chiaro, quasi bianco, di tutto lo sporoforo; A. rubescens var. annulosulphurea Gillet presenta, invece, un anello giallo e fruttifica con sporofori più gracili. Alcuni testi riportano poi altre varietà e forme che, però, sono difficili da interpretare e riconoscere.

Inquadramento:

    • DIVISIONE: Basidiomycota
    • SUBDIVISIONE: Agaricomycotina
    • CLASSE: Agaricomycetes
    • SUBCLASSE: Agaricomycetidae
    • ORDINE: Agaricales
    • FAMIGLIA: Amanitaceae

      Note e curiosità: NN